CENNI STORICI
Abitata già in età preistorica da popolazioni indigene, l’area fu la meta prescelta dai primi Greci arrivati dalla Calcide, lungo le coste dell’Italia meridionale intorno all’VIII sec. a.C.. Nel giro di pochi anni la colonia si sviluppò rapidamente e divenne temibile e potente, grazie anche ai rapporti commerciali con i popoli di Etruria e Campania. Talmente decisivi, che da qui furono creati gli insediamenti di Baia, Puteoli, Neapolis, Musenume Capri.
Le alterne vicende storiche della città la videro prima conquistata dai Sanniti e infine dai Romani nel 388 a.C., fino a un lento e inesorabile declino che la portò, all’inizio del Medioevo, a ridursi a un piccolo nucleo abitativo cristiano nell’area dell’antica Acropoli, con la trasformazione dei suoi templi in Basiliche paleocristiane.
LA VISITA AL SITO
Gli scavi comprendono una serie di strutture e monumenti che testimoniano l’antica città di Cuma. Uno dei principali punti di interesse è l’Acropoli, situata sulla collina di Monte di Cuma. Qui si trovano i resti di templi, mura e abitazioni risalenti all’epoca greca e romana. Il Tempio di Apollo, dedicato al dio greco Apollo, è uno dei principali edifici presenti sull’Acropoli. Si tratta di un tempio in stile dorico con colonne di pietra calcarea e offre una vista panoramica sulla zona circostante.
Un’altra attrazione significativa del sito è rappresentata dall’Antro della Sibilla, una struttura antica a forma trapezoidale associata alla leggendaria figura della Sibilla umana. L’Antro era considerato un luogo sacro e si credeva che la Sibilla effettuasse i propri misteriosi vaticini all’interno di esso. Oggi, i visitatori possono esplorare l’antro e ammirarne l’architettura e l’atmosfera suggestiva.
Gli Scavi Archeologici di Cuma offrono una preziosa opportunità di immergersi nella storia antica e di scoprire l’influenza della cultura greca nella regione. Sono un luogo affascinante per gli appassionati di archeologia e per chiunque sia interessato alla storia dell’antica Grecia e Roma.